mercoledì 9 marzo 2016

Equinozio di primavera -Vorblot - Ostara


Il primo riferimento alla dea Ostara (antico alto tedesco), o Eostre (anglosassone) è disponibile in Bede’s De Temporum Rationale, in cui viene detto solo che lei è una dea pagana da cui un mese (aprile), più o meno ha preso il nome e che durante questo mese una festa viene celebrata in suo onore. L’Ostarmanoth è il nome rimasto nel moderno tedesco per questo festival, Ostern era una festa presumibilmente ben radicata, visto che ne derivò il nome della festa cristiana. Tuttavia Ostara non fu un nome noto in tutta la Scandinavia anche se non vi sono prove di questo, alcuni teorizzano che la Dea Indunn abbia la dove Ostara mancasse, fatto le sue veci.
Il suo nome è strettamente legato alla parola "Oriente". La stessa radice germanica si vede nel nome "Ostrogoti", che significa "i" Goti del sole nascente”. Può infine derivare dalla parola indoeuropea aus-("splendere"), questo suggerisce fortemente che Ostara è stata vista come una dea dell'alba, così come una dea della primavera.
Il momento preciso in cui gli antenati celebrassero questa festa non è certo, tranne che a volte potesse cadere addirittura nel mese di aprile.
Grimm ipotizza addirittura nella sua opera Teutonic Mythology, che essa fu fusa con la festa di Beltane per ovviare i costumi e le festività cristiane, ma sia le tradizioni inglesi che tedesche le vedono molto più di frequente separate.  Nonostante questo le corrispondenze e talvolta le simbologie delle due feste appaiono sovrapposte (fuochi, saltare i falò, scacciare l’inverno e preparassi all'estate.) In particolar modo questo ci sembra valido se pensiamo a una regione come la Scandinavia dove la "bella stagione" non arriva prima di Maggio.
Infatti, se guardiamo alle fonti norvegesi, e la raccolta di saghe che compongono l' Heimskringla, vediamo più citazioni riferirsi a tre feste principali, comuni in queste saghe, come menzionato nel Ynglinga Saga, in Olafs saga e Helga in cui si afferma: "E' la loro usanza effettuare un sacrificio in autunno per accogliere l'inverno, un secondo a pieno inverno, e un terzo in estate per accogliere il suo arrivo."
Per noi praticanti Moderni è molto difficile abbracciare questi concetti, sopratutto perche siamo abituati a otto festività  e sopratutto dividiamo l'anno in quattro stagioni (primavera, estate, autunno e inverno), ma sappiamo dalle antiche leggi islandesi e descrizione di Beda, che l'antico popolo ha avuto un concetto culturale dell'anno diverso,  esso infatti, era composto soltanto da due stagioni: estate e inverno. Così il primo giorno d'estate si verificava a volte in quello che oggi è la Primavera, e 'mezza estate' o il solstizio d'estate (nota come Litha) si verifica nel bel mezzo dell'estate. L'inizio dell'inverno era già segnalato a inizio autunno ed era caratterizzato dalla celebrazione conosciuta come Winter Nights. Seguendo questo ragionamento la celebrazione del pieno inverno come "punto centrale della stagione" era quindi Yule.
Sappiamo in oltre, che i Witans, o consigli degli antichi Anglo-Sassoni, si riunivano nei giorni specifici dal calendario cristiano: la festa di San Martino, Natale e Pasqua / Pentecoste. Queste tre osservanze religiose cristiane, sincronizzate con il calendario pagano e le tre festività principali segnano nuove date importanti nelle fonti scandinave: l'inizio dell'inverno o Winter Nights, pieno inverno o Yule, e l'inizio dell'estate o Ostara. Non solo i Witans si riunivano in questi momenti, ma quando questi consigli si riunivano per soddisfare i re anglosassoni che probabilmente, indossavano  le loro corone in questo momento. Non c'è dubbio che questo è il vecchio "rituale" del pagamento dei dazi attesi del Re durante le celebrazioni religiose pagane, sebbene questo non er al'unico ruolo del re. Infatti, sappiamo attraverso l'Ynglinga saga, che il re di Svezia  ebbe il ruolo di sommo sacerdote del tempio di Uppsala e conduceva i riti religiosi.
Mentre le saghe norrene menzionano specificamente Winter Nights e Yule, la festa di primavera non è mai specificamente chiamata Ostara. Tuttavia, troviamo ampie celebrazioni in questo momento tra gli scandinavi: Sigrblot (che si traduce in "sacrificio per la vittoria"), Sumarmál o Surmanaetr (Summer Nights, a volte a volte chiamata summer Finding da pagani moderni) e Vorblot.
Sigtblot equivale al nostro inizio di primavera che, ribadendo era, l'equivalente dell'arrivo della bella stagione per i popoli antichi, che in questo momento si preparavano anche a dar inizio a battaglie e guerre.
Ma più di tutto questo, la primavera è l'equilibrio tra le forze di buio (Nott) e Day (Dagr), e la transizione 'di una fiammata combattiva'. Vediamo quindi che 'equilibrio', così come l'importanza della vittoria erano temi dominati di questo periodo.
Detto questo, rimane da dire che il tempo in cui ancora oggi viene celebrata, fa cadere il festival o durante l’equinozio di primavera o in seguito alla luna piena, dopo l’equinozio. Quest'autonomia è data anche perché ci troviamo in un particolare momento dell'anno dove il cambiamento di stagione non è cosi netto come vorremmo che fosse, quindi nel caso di una primavera molto tardiva, Ostara verrà celebrata in seguito alla luna piena dopo l’equinozio. In luoghi moto caldi, viene celebrata anche con la luna crescente, ciò è da sottolineare poiché denota un forte legame tra Ostara e la Luna e le influenze che da questa provengono, per alcuni infatti, questo sabba è classificabile come “lunare” più che solare. Esistono anche un certo numero di teorie di vari accademici e pagani moderni che trovano possibili connessioni tra Eostre & Hretha, Eostre e Idunna, Eostre e Walpurga.
Tutto ciò che abbiamo detto fin ora sul momento in cui "cade" questa festività fa cadere tutte le teorie altrettanto valide che impongono forzatamente la celebrazione nel giorno esatto di Equinozio. Certo molti popoli osservavano questo momento, basta pensare anche ai siti megalitici costruiti su questi specifici calcoli, ma è evidente che non sia stato cosi per tutti i popoli e che non debba nemmeno esserlo forzatamente oggi. Bisognerebbe sempre collegarsi al senso pratico e al ritmo naturale.
Tutto dipenderà quindi dalla Luna, dalla stagione, dalla data di Equinozio, dal tipo di celebrazione, dalla stagione etc. Trovo personalmente un po inutile Celebrare la primavera, se la immaginiamo come un momento caldo se a Marzo avete una coltre di neve fuori dal balcone, ma ovviamente questa è una discrezione personale e talvolta anche un imposizione forzata che insegnamenti neopagani ci spingono a fare, benché vogliano invece traversasti da antiche conoscenze.

In Grimm Teutonic Mythology  abbiamo segnalato l'importanza del colore bianco.
Il bianco, che ci portiamo dietro ancora da Imbolc ha una valenza importante, nei tempi antichi infatti, nel folklore tedesco era usanza vedere donne vestite di bianco recarsi su rocce, dentro alle fessure di una montagna all'alba della mattina di Pasqua, ma gli storici attestano che ovviamente questa usanza probabilmente aveva origine da tempi antecedenti alla festa cristiana, appunto da Ostara. In oltre gli stessi abiti indossati a Yule vestivano le donne dell incarico di essere "portatrici di Luce", trasformato poi nella cristianizzata festa di Santa Lucia, che come abbiamo visto ha comunque anch'essa origini pagane, ovvero l'antica figura di Lussi.
Ancora troviamo la figura di una fanciulla bianca di Osterrode, che appare con un grosso mazzo di chiavi legato alla cintura (il segno di una donna sposata per nostri antenati), che scende al ruscello a lavarsi la Domenica di Pasqua prima dell'alba. Storie simili sono raccontate in tutta la Germania.
Il collegamento con l'Alba -Luce di questa festa non è casuale. Ostara, o in antico inglese Eastre o Northumbrain Eostre, si ritiene derivare etimologicamente da un termine proto-germanico che significa 'brillare', riferito l'alba. Si noti, inoltre, che l'etimologia per il vecchio termine inglese Eastre sia presumibilmente derivante dall'est in antico inglese (in altre parole la direzione cardinale), e suggerisce quindi di nuovo un'altra associazione con l'alba.
Sebbene le prove siano inconsistenti abbiamo ancora altre derivazioni e riferimenti a una possibile dea proto-germanica nota come Austro. Sempre all'interno della stessa famiglia etimologica, abbiamo poi il termine Austriahenae o "quelli orientali", che si riferisce a un culto della matrona(disir) di origine germanica, la prova sono oltre 100 pietre votive rinvenute a tale scopo . Potrebbe essere, che l'usanza popolare descritta da Grimm delle donne vestite di bianco che appaiono all'alba si riferisse invece a un vero culto delle Disir, a questo culto sopra descritto, ma tuttavia, questa rimane solo una mera supposizione.
Un ultimo collegamento può essere anche riferito all'Aurora Boreale, fenomeno che iniziava in autunno e terminava a fine inverno, luci che dovevano apparire al quanto misteriose e divine ai Vichinghi. Non c'è molto di storico che colleghi questo fenomeno a particolari divinità
Abbiamo visto quindi, che il riferimento ad Est è molto importante, ma vi sono anche due collegamenti maschili per'oriente.  Il primo è quello del nano Austri che è uno dei quattro nani chiamati per le direzioni cardinali che sostengono il cranio di Ymir, che a sua volta è il fondamento del cielo e dei cieli sopra di noi. Vediamo anche in un poema anglosassone, un collegamento 'orientale' con Freyr, o meglio, in modo molto specifico, con il suo aspetto come Ing Freyr "venuto da Est", e per questa ragione e le sue connessioni con la fertilità, molti pagani optano anche per onorare e fare offerte a questo Dio in questo giorno.
In realtà, Freyr è conosciuto non solo come un dio della fertilità, ma anche come un dio della pace. In Gylfaginning saga, Freyr governa "pioggia e sole e quindi, sui prodotti della terra; è bene chiamare lui per il buon raccolto e per la pace; veglia sulla prosperità del genere umano ". Quindi questo suona perfetto per l'inizio della stagione di crescita delle colture per il ciclo agricolo.
Abbiamo visto come Sante Potenze della nostra tradizione, siano tutte attinenti alla parola-radice etimologica  'brillare' o 'alba', e il relativo 'est', cerchiamo quindi ora ad esaminare il termine di Pasqua e come questa si collega (prendendo il posto) con Ostara.
In poche parole, il termine non è radicato nella tradizione abramitica, ma è stato piuttosto applicato della Chiesa per identificare la Crocifissione/ Risurrezione di Cristo, quindi a una simbologia di Morte e Rinascita, tipica del pensiero pagano e del ciclo agricolo. Esso infatti, ripartiva esattamente con la caduta della primavera, quando la primavera era il punto di una nuova vita, e una nuova crescita. L'estate era ed è la continuazione della crescita 'manutenzione' del raccolto, e  come abbiamo detto era anche il tempo di guerra, dei viaggiatori e dei commercianti, che finalmente potevano riniziare a viaggiare .La maturazione segnava la raccolta della coltura, e la preparazione per sopravvivere all'inverno. E l'inverno era un momento di riposo, per dormire, e un tempo di morte.

Ho accennato ai diversi collegamenti di divinità femminili e Ostara, pare che non ci sia nulla di definito, e che a seconda dei luoghi la divinità principale di questa festa cambiasse, con variazioni regionali proprio come la Caccia Selvaggia e il suo Leader, ma è certo nella mente di ogni Pagano che questa dea della Primavera, comunque la si voglia chiamare, era venerata ed è quindi esistente!
A volte essa è identificata con divinità specifiche a volte con quelle della fertilità o con dee dell Terra come Nerthus o Jord.
Per quanto riguarda i simboli di questa festa ne abbiamo diversi, culturalmente condivisi in diverse tradizioni, e portati fino ad oggi nella Pasqua cristiana.
Primo di tutti, la lepre, un simbolo sacro per questa festa e probabilmente essa faceva parte del sacrificio e del banchetto rituale. La lepre è soprattutto una bestia di primavera, dal momento che in marzo e aprile iniziano le lotte e i balli di corteggiamento nei campi.  Di solito questi rituali naturali sono ancora visibili all'alba poiché la lepre è un animale notturno e ciò fortifica ancora di più il legame tra Ostara-Alba-Lepre. Ricorrente è anche la leggenda della lepre che depone le uova colorate e in tutta la Germania ancora oggi i bambini preparano i nidi pronti ad ospitarle. E’ anche usanza cuocere un pane burroso con uva passa e mandorle (hot cross buns) a forma di lepre. La lepre cosi fortemente simbolo pagano è stato anch'esso demonizzato dai cristiani, trasformata in simbolo di lussuria.
Anche gli scoiattoli sono parte dei riti di Pasqua nelle montagne Harz della Germania: il popolo di Bräunrode ebbe l’usanza di andare nel più vicino bosco a cacciare scoiattoli.

Troviamo anche le uova, simboli di vita risalgono a tempi quasi preistorici, dove erano create uova di argilla decorate con colori rosso e nero, con lo stesso scopo che avevano le mele di Samhain per i morti.
La caccia alle uova prima citata a proposito della lepre, è un’usanza di tantissimi paesi durante il periodo Pasquale: America, Germania, Danimarca, Jugoslavia, Svizzera e parte della Francia. In Germania, le uova sono spesso collocate tra le ortiche o pruni in modo che i bambini che li vogliono devono mostrare sia coraggio e resistenza immergendo direttamente le mani nelle spine, o devono avere abbastanza bravura da capire come raccoglierle senza romperle ne farsi male. Sebbene possa sembrare un gioco un po’ crudele anche questo mantiene in se l’essenza della festa: la spina “risveglia”, ridesta dal sonno, è un elemento luminoso e fecondatore non che di purificazione. (Far uscire il sangue dal corpo è una pratica sciamanica di purificazione).
Altra usanza, è quella di  far rotolare le uova giù da una collina (Inghilterra) insieme alle ruote infuocate. Mentre in Germania sono di tradizione le uova di vetro soffiato da appendere agli alberi in fiore. Un’altra usanza che si riferisce alle uova sono i cascarones ovvero i gusci svuotati e riparati con della carta dopo essere stati riempiti di confetti e coriandoli. Decorati e rifiniti, questi sono rotti sulle teste degli altri come benedizione.
Le uova Uova Pysanky molto suggestive, arrivano dalla tradizione Ucraine per adornare gli altari di molti pagani in questo momento dell' anno. Pysanka è l’uovo pitturato dalla cera, tinto nei colori differenti ed ornato da disegni-simboli diversi (le figure geometriche, gli animali, i fiori, le onde, i punti, ecc.) La gente ucraina ha preservato tale usanza portandola fino all'odierna Pasqua per augurare buona fortuna ai propri amici e parenti.
Nel folklore della Germania, Scandinavia, e Orkney si dice che mangiare uova in questo periodo doni forza, salute, e una buona crescita. Lanciare uova per aria e affrettarsi poi a raccogliere quante più parti di guscio si riescono, è una tradizione consumata per portare prosperità e buona sorte.
Conservare le uova pasquali in Germania è un modo per assicurarsi protezione per la famiglia e il bestiame contro il male e in particolare come un vero fascino contro i fulmini e la grandine.
In Germania e Cecoslovacchia, un uovo viene dipinto di verde per simboleggiare la fecondità e viene sepolto nel campo più grande, il luogo di sepoltura viene contrassegnato da una croce a cui si darà fuoco. L'uovo cosi trattato è un residuo evidente del culto di Þórr (Thor), qui invocato nel suo aspetto fecondo per benedire i campi, e come il Dio della tempesta per proteggere le nuove colture contro i chicchi di grandine in primavera, mentre la croce in fiamme è un residuo della cristianizzazione dell’Old Sun wheel. I rimasugli dell’incendio sono portati in casa per proteggere la casa contro la grandine, fuoco e fulmini, e le ceneri dei fuochi erano spesso diffuse nei campi per la fertilità.

I fuochi altro simbolo, erano molto importanti per i riti Ostara dei nostri antenati. Le ruote di paglia e rami verdi, venivano lanciate dalle cime delle colline più alte a simboleggiare il sole. A questi riti partecipavano anticamente solo gli uomini perché essi potessero assorbire la forza mascolina del sole. Oggi giorno si sostituiscono a questi fuochi girandole artificiali "Ruota di Caterina", o addirittura la costruzione di ruote solari poste in cima a travi come lanterne. Invece che portare la ruota intorno alla casa si usa passare con candele e torce per “illuminarla”.
Grimm cita anche la tradizione di accendere un pezzo di vetro o un pezzo di cristallo, questo sarebbe particolarmente potente per questo giorno, e concentrerebbe dentro di se il fuoco del Sole benché non si cosi pratico da eseguire.
Ostara è il tempo per “Gran Carro ”-processione di fecondità, la processione per Nerthus descritta da Tacito. Gunnwar Skaðadóttir cita il ricordo di una tradizione cristiana raccontatagli da sua nonna dove il "Cristo-bambino" sarebbe stato portato in un carro nel periodo di Pasqua - questo non ha quasi nulla a che fare con la festa cristiana, ma porta piuttosto una somiglianza con i riti pagani della fecondità legati anche a Freyr.
In Svezia e Finlandia meridionale, durante questo periodo e in base alle influenze cristiane è usanza credere che le streghe siano partite per andare ad “incontrare il diavolo” verso la  montagna Blåkulla (partono il giovedì e tornano il sabato Santo). Quindi si faceva un po’ di tutto per proteggersi dal male in questi giorni, si accendevano falò, si puntavano armi da fuoco verso il cielo, si dipingevano croci, stelle e altri simboli sacri sulle porte di case e stalle e sepolti nei pressi del bestiame.
E 'anche tradizionale in questi paesi per le fanciulle vestire come streghe, spesso con vivaci fazzoletti colorati sopra le loro teste e andare in giro facendo qualcosa di simile all’americano Trick-or-Treat. Nel sud della Finlandia, come osservato da KveldúlfR Gundarsson, si crede che le "streghe” cavalcassero in questo periodo rami di salice decorati con nastri (il salice è il primo albero a fiorire in questo momento e i finlandesi vedono i suoi fiori morbidi come il primo segno di primavera). Oggi, le ragazze vanno in giro con i rami che hanno adornato, dandoli ai passanti in cambio di monete e dolci, quelli che non hanno nulla da dare alle streghe devono ascoltare i loro versi di scherno.
Ai vecchi tempi, naturalmente, queste "streghe" potevano essere mogli e/o seguaci di un dio della fertilità e portare la sua benedizione presso il popolo. Ciò, se accade ancora oggi vede un gruppo di ragazze affini, vestite di bianco con foulard rossi portare rami di betulla e salice decorati scambiandoli insieme alle loro benedizioni per soldi e caramelle.
Uno degli elementi più comuni in tutte le terre germaniche fu la battaglia rituale tra estate e inverno, che terminava con l’uccisione dell’inverno che era condotta fuori dal villaggio, mentre l’estate si sarebbe unito a una bella fanciulla come suo sposo. Alcuni testi raccontano di danze di dodici uomini in battaglia, viene fatto anche accenno ad un’arma antica la “Ostara Sax” di cui ormai rimane traccia solo attraverso le focaccine tipiche di Pasqua.
La danza cosi eseguita aveva una forte componete di dramma rituale e molte poesie e poemi antichi sembrano mantenere tracce di questo rito (per esempio le poesie dell’Edda, Svipdagsmál soprattutto, Skírnismál,  e Sigrdrífumál) .
La dove non si recitava la battaglia veniva “uccisa” un effige che rappresentasse l’inverno, questo prevedeva soprattutto l’utilizzo dell’ultima parte rimasta del covone, lasciato a Yule come offerta e cibo per gli uccelli, e trasformata in una bambola che rappresentasse l’Inverno – Il Vecchio Uomo.
Se questa bambola viene preparata prima di Ostara essa viene tenuta al caldo, in modo che ben secca possa bruciare facilmente.  In alternativa potrebbe essere gettata in acqua e “affogato”. La dove non si avesse un covone, andrà bene un pane confezionato per il rito.
Ostara è stata chiamata "Sig-Blessing" da parte dei norvegesi, e dobbiamo anche ricordare che la sua festa probabilmente segnava il momento in cui le battaglie potevano ricominciare. Pertanto Odino Wodan era nominato “Sig-Farther” in questo momento.





Le rune di questa festività sono: Teiwaz, Ehwaz e Berkana.
Teiwax rappresenta odino nella sua veste di Skyfatther, Padre-Cielo, Eiwaz  è la nasciata della nuova vita, il puledro la nascita della primavera, Berkana invece, rappresenta Earhmother, Madre- Terra.



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CELEBRAZIONE



Per quanto riguarda la celebrazione vi lascio una traccia di quello che farò, il rito è stato elaborato da me e dalla mia consorella ed è a stampo Hedgwitch - Nordico. 
⌘Figlie della Nebbia e del Fuoco ⌘
✱·Over the Hedge, to the North·✱  
Le formule di invocazione rimarranno quasi tutte private, potete benissimo scriverne di personali proprio seguendo questi suggerimenti. 

-Apertura dello spazio sacro

°Lo nostro spazio rituale:
Il fuoco sarà a sud, spesso simboleggiato da un falò.
Potrebbe essere situata anche un altra fiamma a sud est, per gli Elfi della luce e per usare questo fuoco per bruciare.
Ci sono nella tradizione nordica tre pozzi, uno a nord, uno a est e uno a sud ovest, quest' ultimo rappresenta anche la saggezza delle norme è quello che viene chiamato pozzo del Wird.
A Nord-ovest è situata anche la dimora dei morti, qui è possibile porre un santuario in loro onore, o qualche simbolo.
L'ovest corrisponde al raccolto ed è un buon posto dove porre le offerte di cibo.
A Nord- est potete porre le offerte e i doni rituali, anche un fuoco di fucina potrebbe esser posto in questa direzione.
Al centro cresce Yggdrasil l'albero del mondo e vi siete voi, in Midgard che collegate tutto.
In questo caso il perimetro del cerchio potrebbe essere tracciato con 9 erbe d'estate raccolte prima del rito.

°Abluzione:
Si può procedere con una sorta di purificazione prima del rito, potete utilizzare l'acqua che avete posto ad ovest.
Beneditela:

"Dal pozzo del Wyrd questo flusso d'acqua, e per il bene del Wyrd, al Wyrd deve tornare"

Con un ramoscello di pino (o tasso o frassino) con un segno che ricordi un martello schizzate l'acqua sugli elementi rituali:

"Benedico questo ______ con le acque del Pozzo del Wyrd"

Ora nello stesso modo benedite ogni persona presente o semplicemente voi stessi.

"Benedico ______ con le acque del Pozzo del Wyrd"

Ancora spruzzate lo spazio rituale:

"Benedico questo spazio con le acque del Pozzo del Wyrd"


Fate qualche respiro profondo e poi silenzio.

IL RITUALE

E’ usanza fare i preparativi durante la notte precedente ai festeggiamenti, 
Il rito stesso dovrebbe essere fatto all'alba, al di fuori, se possibile, o con le finestre aperte. 
Gli strumenti necessari saranno i soliti, ma di particolare rilevanza sono: 

  • Il corno per le libagioni ( Vino, Idromele diviso in 3).
  • Una ciotola con acqua sorgiva per aspergere con un ramoscello di betulla o salice.
  • L’effige dell’inverno.
  • Candele (bianco, rosso e nero o viola scuro, blu / verde, oro), 
  • Miele, Olio, Latte
  • Un uovo Colorato di Rosso e uno di Verde (sodo)
  • Decorazioni supplementari: Chiavi per ricordare gli antenati, Mele d’oro per ricordare Indunn, lepri, nastri ecc.



° Chiamata degli angoli: sono private e tali resteranno, sono scritte in contesto in cui lavoriamo, quindi ovviamente richiamano le caratteristiche tipiche della nostra terra, le montagne, le colline, i fiumi importanti. Se ci dovessimo trovare in un territorio diverso probabilmente le modificheremmo per essere in sintonia con il luogo.
-Noi utilizziamo anche una speciale chiamata per gli stirpi di un laghetto e del fiume che vivono nel luogo dove noi celebriamo.

°Invocazioni Divinità:
Ci riferiamo a  Odino in questo caso può prendere parte al rituale come dio della Fertilità, sopratutto in riferimento alla sua unione con Jord. Odino si innamorò di lei, con ogni probabilità in queste vesti l’“All’ Father” ricoprì il ruolo di Padre Cielo ”Sky Farther” accompagnando e unendosi a Madre Terra “Earth Mother”per generare la vita. Si narra sui due che Jord sia stata concubina di Odino prima che esso prendesse una moglie “ufficiale” Frigg, dalla loro unione nacque Thor, che seppure rientri nella stirpe degli Aesir per molti versi assomiglia ad un gigante, sia nell'aspetto che nel comportamento. Alcuni testi riportano l’esistenza di un secondo figlio Meili, nato dai due, ma di cui non si sà in sostanza nulla. Prova di questo ne sono comunque alcune statue e raffigurazioni che la vedono allattare due bambini.

Le divinità Femminili collegate a questo Sabba come dee della fertilità e della primavera, Jord e Nerthus sono scelte come madre terra e spose di questa festività.

° Accensione del fuoco: se non accendiamo un Falò useremo tre candele, recitando anche qui una formula evocativa per il potere del fuoco.

° Accensione dell’Incenso:
Onoriamo con una formula anche questo momento, poiché riteniamo che il fumo dell'incenso sia qualcosa di sacro che va a deliziare gli dei, aiutando il flusso di messaggi, e anche gli spiriti del luogo.

°Offerta al Genius Loci:
Posta a nord'est o in un luogo prefissato, quasi sempre si tratta di cibo. In questo momento specifico lasciamo i dolci sono tradizionalmente graditi.
Questo momento è accompagnato da una formula che saluti ogni cosa che vive li dagli alberi alle piante, agli animali, al piccolo popolo...etc. Chiediamo il benestare per poter eseguire il rito in accordo e fiducia.
Per le celebrazioni in casa solitamente salto questo passaggio, sopratutto durante i mesi invernali se pratico con le finestre chiuse. Per quanto mi piacerebbe vivo in un condominio, e essendo nella mia stanza, diciamo che non devo accordare il permesso con nessuno. Piuttosto opto per un invito.

° Antinati:
A nord'ovest che è la dimora dei morti, lasciamo un offerta di pane e lette per i nostri cari, in nessun momento dimentichiamo il sangue che ci ha generato, in questa vita e nelle altre. Dichiaravamo questo momento attraverso un altra preghiera di ringraziamento. 

°Dichiarazione e tema stagionale
 Come otto volte l'anno
come tutti gli anni
ci stringiamo nel
 mantello freddo dell'inverno 
per accogliere la venuta 
dell' estivo calore, 
salutiamo te  Signora del'Est- 
con cuori danzanti felici 
per il vostro arrivo gioioso.
Stagione del sorgere del sole 
ci lavi con i tuoi colori incandescenti, 
ci benedici con gioia e abbondanza, 
così possiamo crescere 
in salute e prosperità. 
Concedici un passo leggero 
e spinta verso le opportunità 
 aperte davanti a noi.
In Te risiede 
la promessa matura di giorni migliori.

Così noi preghiamo.


°Invocazione divinità:
Il generoso Spirito di questa festa io chiamo, Jord
Per una nuova vita che nasce, per avere protezione,
Per il giro del cerchio è la nuova vita che abbonda.
L’equilibrio del tempo è vicino
La terra accoglie la chiara luce del sole
Nuova vita, e nuove vie chiedono di esser percorse,
Torna la Madre antica che mette fine ai rigori dell’inverno.
Risveglia ogni cosa,
La lupa gravida si rintana mentre il branco ulula alla prossima luna,
Il sangue colora il vello dell’agnello primogenito,
L’orso esce dalla tana, il serpente e risvegliato,
L’audace cervo strofina le sue corna in cerca di una compagna.
L’uovo ricorda il ciclo della vita.

Sky Father – Odino, copri la Madre di Ogni Cosa
perché ogni cosa sia forte e possente come il dio del tuono, vostro figlio.

° Si scava la buca, si apre l’uovo, tenendo i gusci da parte per confezionare un fascino contro il mal tempo e per augurarsi buona fortuna.
Si versano il latte e il miele e l’olio e parte delle libagioni.


Il grembo a cui viene donato il seme.
Nuova vita per i vivi,
e onore agli antenati
Nutro la Terra
Nutro chi mi ha preceduto
Il tempo del sonno è finito.


-Preparato il terreno fertile dopo qualche attimo, si rompe il guscio dell’uovo Verde e si getta nella buca, si divide l’uovo in tre parti, di cui una si getta nella buca.

Tranquillamente lasciare filtrare potere
nelle fessure dell'inverno così profonde
 ci apriamo lentamente al calore del flusso della vita
lentamente apriamo il nostro cuore al bagliore
Sentiamo il battito del cuore, come il serpente tra l’erba
Uno e allo stesso tempo siamo l’Unione
Alziamoci e scorriamo come la linfa negli alberi
Prepariamoci a un nuovo ritmo
Salve Terra ci troviamo nella tua grazia
Come la lepre siamo rapidi a correre la corsa della vita
In questo manto d’infinito splendore
semino potere, conoscenze e vie
 per riceverle dentro di me.

- Si mangia la parte di uovo rimasta come se fosse il seme di quello che si desidera, in modo che possa germogliare in noi.
- Si Offre un'altra parte della libagione


Tu sia benedetta Jord della vita eterna
noi sediamo alla tua tavola
di bontà dopo inverni di digiuno
pronti ad affrontare un nuovo ciclo e
grati per la tua benedizione.
Forte nel cuore del Padre del Cielo,
che cresce l’istinto,
sferza gli animi con sensuale ardore
la mente e il corpo giacciono con lui
perché nuove vie, nuove strade,
nuovo potere e nuovi saprei
noi possiamo concepire e crescere.


- E’ il momento di lasciare andare l’inverno affogando la sua effige. 


Addio Freddo, addio gelo, fatti da parte
spazio lascia al Sole splendente.
Sorgi come la nuova vita sulle verdi colline
alzati e diventa un tutt'uno con la vita che rimane
senti la potenza della beatitudine fiorente
Sigilliamo questo giorno con un offerta che
Solo i forti possono bere.
Brindiamo alla vita nuova per soddisfare la perdita
La vita va avanti .... il cerchio si volta

°Banchetto
Benediciamo con una formula adatta alla scopo sia il cibo che il vino.

°Congedi e chiusura:
E' il momento di riformulare le invocazioni questa volta per il bando, si congedano i Guardiani degli elementi, il Fuoco, le Divinità e il Genius Loci.
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Per maggiori approfondimenti sulla festa di Ostara visitate il sito di Sacerdotesse di Avalon.

Fonti:
Ricerche personali, e lavoro personale - Figlie della Nebbia e del Fuoco ⌘ / ✱·Over the Hedge, to the North·✱
Rune & feminine power - Nothern Mysteries & Magick - Freya Aswynn
Tradizione Nordica - Nigel Pennick
NON COPIARE SENZA AUTORIZZAZIONE E SENZA CITARE LA FONTE!

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