martedì 26 febbraio 2013

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega: X come X la forma dei Crocevia

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:  
X come X la forma dei Crocevia


Riprendo in mano le ultime lettere dell' alfabeto di strega giocando un po di astuzia per le lettere più ostiche di tutto il progetto, una di queste la X, avevo pensato di parlare di Xochiquetzal, ma obbiettivamente non avrebbe avuto molto senso per me, cosi ho provato ad aspettare ancora un po e sfruttare casomai la form di questa lettera più che una vera e propria parola che iniziasse con questa lettera e quindi benché le corrispondenze potessero essere molte ho scelto il crocevia.

Il crocevia è un luogo dove due strade si incrociano in corrispondenza l'una dell' altra e formano più o meno un angolo retto, anche e in alternativa noto come "le forche della strada" - ed è oggetto di fede religiosa e folkloristica in tutto il mondo. L'incrocio è un simbolo di incontro e di unione di cammini differenti e rappresentano l'equilibrio degli opposti. Poiché il bivio è terra che non appartiene a nessuno, un luogo al di fuori dei confini della città, è considerato un luogo adatto per effettuare rituali magici e incantesimi. L'uso del crocevia, lo fa divenire un altare improvvisato in cui vengono collocate offerte ed eseguiti rituali, esso è particolarmente sentito e diffuso nel folklore sia europeo che africano.
L'associazione dei crocevia con la Stregoneria va ricercata dall'antichità, al tempo dei Greci e dei Romani.
Gli incroci a quattro braccia sono particolarmente potenti in quanto tutte e quattro le direzioni si incontrano in un punto. Polvere, rocce e rami presi da questi luoghi si dice siano particolarmente potenti.
Nell'antica Grecia, le pietre marcatrici per commemorare il dio Ermes nella sua forma priapico Furono collocate a un bivio. Nell'antica Roma il simile dio Mercurio era il guardiano bivio.
In India, il dio Bhairava - una versione precedente di grande dio Siva - proteggeva l'incrocio alla periferia di villaggi. Falli di pietra e le statue di occhi attenti di Bhairava sono eretti a rappresentarlo come un custode dei confini.
In Guatemala, il vecchio Signore degli inferi Maam, raffigurato poi come il santo cattolico Maximon o di Saint Simon , è generalmente raffigurato seduto a un bivio su una sedia, alle porte di una chiesa.
In Africa, quasi ogni gruppo culturale ha la sua versione del dio del bivio. Legba, Ellegua, Elegbara, Eshu, Exu, Nbumba Nzila e Pomba Gira sono nomi degli dei africani attribuiti allo spirito che apre la strada, fa la guardia al bivio, e insegna la saggezza.
Molti sostengono in oltre che il folklore europeo riguardante il crocevia derivi proprio dalle credenze Africane.
Gli antichi avevano paura di ciò che significava l'incontro di due direzioni, si diceva infatti che negli incroci abitassero fate, goblin e ogni sorta di fantasma. Con l'avvento del cristianesimo, Satana ha cominciato ad abitare i crocevia e gli dei o gli spiriti che abitavano questi luoghi vennero maggiormente stravolti, quando si trattava per lo più dei o spiriti selvaggi e talvolta dispettosi- pericolosi che vivendo nei boschi, nel folklore e nelle leggende pagane.
Alcuni antropologi moderni hanno dato a questi dei del crocevia un nuovo nome collettivo - dei trickster-. Anche se ciò potrebbe essere facilmente contestabile visto che non tutti gli dei crocevia e gli spiriti sono imbroglioni (inaffidabili, intelligenti, ingannevole) e non tutti gli dei trickster o spiriti sono legati ai crocevia.
Si dice che se si passa per questo tipo di incroci di notte si possano sentire i suoi cani abbaiare.
Le credenze americane sui crocevia sono molte e sono disponibili in numerose varianti.  Probabilmente possono essere settemplice schematizzate radunandole sotto le influenze o afro-americane e dell'hoodoo tradizione o miscelate o provenienti dal folklore europeo.

I crocevia sono considerati sacri nella maggior parte della tradizioni magiche. Di solito, negli incroci oltre a fare rituali e a lasciare offerte si nascondono oggetti di cui ci si vuole liberare.
In senso metafisico gli incroci sono luoghi di grande potere e di trasformazione, in relazione con il tempo e le scelte. Ideali per sbloccare li proprio cammino.
Ovviamente per la pratica son da prediligere incroci selvaggi, nei boschi o in campagna, mgari non particolarmente frequentati
Con l'avvento del cristianesimo e ancora oggi, non è insolito trovare su un crocevia una statua della Madonna  questo perchè i crocevia erano sacri ad Ecate, che era nota come Trivia. In particolare le erano sacri gli incroci a tre diramazioni (Y), quindi quelli propriamente a croce. Infatti Ecate era nominata anche con il termine di Triodia o Trioditis, che significa "Colei che frequenta i crocicchi". Ma nell'antica Roma era facile trovare statue del dio Mercurio, o Hermes per i greci ai crocicchi.
In quanto divinità ctonia della magia e dea oscura, Ecate era posta a guardia dei crocicchi perché venivano ritenuti la porta per l'aldilà, erano i cancelli di comunione tra i mondi. Un luogo a metà insomma, essendo i crocicchi spesso al di fuori delle città, dove la chiesa poteva preservare e proteggere. Nel tempo vennero usati anche per il seppellimento di criminali o di streghe, se non anche poi di vampiri.
Dato che con l'ingiungere del cristianesimo Ecate e tutte le divinità sacre ai pagani furono bollate come demoni e resa illegale qualsiasi pratica magica di adorazione di divinità diverse da quella cristiana, ivi comprese le divinità afroamericane come Eshu o Exu, che furono importate assieme agli schiavi, i crocicchi divennero un luogo demoniaco. Infatti si sostiene che i patti con il Diavolo venivano effettuati proprio ai crocicchi. Ecco perché spesso ai crocicchi è possibile trovare statue della Madonna: essendo ritenuto un luogo infausto e dominato da forze maligne e quindi diaboliche, la Madonna serve ad istituire un baluardo contro queste credenze.
In oltre la leggenda dice che se si vuole vendere l'anima al diavolo basta aspettarlo ad un incrocio e lui arriverà. E' citata nell' Histoire du Soldat di Igor Stravinsky e' presente nel Voodoo e perfino nella cultura ebraica. Si dice che i grandi Bluesmen vendano l'anima al diavolo in cambio del talento e che Robert Johnson lo abbia fatto su un incrocio del Missisipi. Non poche sono canzoni e musicisti legati a questo genere di Folklore magico.

Per quanto mi riguarda non ho mai svolto rituali ad incroci, ma ne esiste uno in particolare, in un luogo a me molto caro che sento fortemente, probabilmente è "abitato da qualcuno", e nel solo passarci sento l'influenza e l'attrazione come se appartenessi a quella X come se dovessi fermarmi di più e conoscere.
Se penso a un crocevia la prima immagine è proprio quella di quel luogo al quale sicuramente mi riferirei se avessi bisogno delle influenze proprie del crocevia.

Fonti personali e varie:
http://www.luckymojo.com
http://nidodelcorvo.blogspot.it
answers.yahoo.com


Costruire un Giardino esoterico




Costruire un Giardino esoterico

I comuni parchi e giardini sono oasi di verde, piacevoli e rilassanti per fare due passi, una passeggiata in bicicletta, una corsa alla aria aperta o un picnic.
Ma se volete crearvi un giardino speciale, che sia anche uno "spazio esoterico" fatto su misura per voi, allora dovete rispettare alcune regole fisse:


  1. Le piante presenti devono essere multipli di sette, numero sacro secondo Ippocrate " per le sue virtù occulte, tende a realizzare tutte le cose; è il dispensatore di vita e fa parte di tutti i cambiamenti, come la Luna che cambia ogni sette giorni". Il sette è considerato da sempre un numero completo, perché composto dal tre ( lo spirito) e dal quattro (la materia).
  2. Deve esserci il simbolo della Terra Madre, fatto da tre cerchi concentrici.
  3. Deve essere presente dell'acqua , simbolo della Luna insieme dono della Terra.



Scegliete le piante a seconda della vostre possibilità economiche, dello spazio che avete a disposizione, alla regione in cui abitate. Non mettete piante del tutto aliene rispetto alla vostra zona: resterebbero sempre delicate e potrebbero perfino morire.
Pianificate tutto attentamente: anche se andate pazze per le orchidee, non piantatele all esterno in montagna; inoltre, fiori e alberi sono ancora più belli se riescono ad armonizzarsi con le caratteristiche del territorio circostante.
Al momento di piantare un albero, versate nella buca del vino e acqua lunare.
Per preparare l'acqua lunare, prendete un vaso pieno di acqua distillata e una catena d'argento. La catena del essere stata lavata sotto l'acqua corrente e messa per 24 ore in acqua con un pugnetto di sale grosso marino. Sospendete la catena sul tappo (non metallico)del boccale, in modo che penda dentro, a contatto con l'acqua. Mettete il boccale davanti alla finestra, esponendolo alla luce lunare, la sera al tramonto, cominciando con la prima notte di Luna Piena, per tre notti; ritiratelo e mettetelo al buio alle prime luci dell' alba, prima che sorga il Sole.
L'acqua lunare si conserva in una bottiglia di vetro scuro, coperta con un panno, per un ciclo lunare, fino alla seguente Luna Piena.

Per il simbolo della Terra Madre potete usare cerchi di pietre. Anche per questo prendete tempo: quando andate a fare una gita al mare, in montagna, in campagna, portatevi a casa le pietre che vi piacciono per forma e colore, piccole o grandi che siano. Potete fare cerchi , mucchietti, perfino piccole imitazioni dei Dolmen e dei Menhir presenti in zone si influenze magiche coma Cornac o Stonehenge.
Se avete tanto spazio , costruite un triplice cerchio magico di pietre decorato con piante da consacrare alla Terra, come ciuffi di erica, primule, piccole conifere, rosmarino, salvia, verbena, menta, ginepro,felci: sarà un percorso magici che farete, camminando in senso orario dall' esterno verso l'interno, ogni volta che sentite il bisogno di isolarvi per meditare o per prender qualche decisione.
Alcune fanno una ruota fiorita , sempre a triplice cerchio concentrico, dividendo i raggi con le pietre o mattoni e inserendo in ogni settore fiori diversi; in piccolo, la ruota può essere fatta anche in casa sul balcone.
Se amate i cristalli e le pietre potreste disseminare nel vostro cerchio.
Le migliori sono l' agata che protegge, attira energie positive e salute fisica psichica; l'ambra, che è una resina fossile sacra alla Madre Terra; il corallo , che allontana il malocchio e la negatività; l'ematite , che regala vigore; la madreperla, che attira influenze lunari benefiche sui vegetali; l'onice, che calma la mente e dona serenità; la tormalina che da pace alla casa. Utili anche pezzetti di alluminio, che isola dal male; ferro che protegge dai malefici; magnetite, che attira denaro, e rame , metallo di Venere, che richiama amore.

per quanto riguarda l'acqua può esser un laghetti, uno stagno, un bacile, un semplice contenitore di legno a seconda delle dimensioni del giardino e di quanto potete spendere.
Per onorare particolarmente la luna, fate un piccolo cumulo di terra, seminato a prato. Sopra segnate con i sassolini bianchi il simbolo della triplice Luna )O(.
All' interno della Luna Piena centrale mette fiori in primavera, ortaggi in estate, frutti freschi e noci in autunno e una ciotola di vino aromatizzato con pepe, cannella e scorza d' arancio in inverno.
Quando inserite qualcosa nel centro, a ogni cambio di stagione potete fare questa invocazione, adattamento di una preghiera gallese ad Arianrhod dea della Luna.

Io ti saluto,
Signora della Ruota d' Argento.
Madre delle stelle,
splendore del cielo,
gioiello della notte,
che avanzi sul tuo carro
fino al regno delle anime.
Con la tua luce
illumina la mia vita,
poiché racchiusa in tè la magia
della terra e le cielo.


Non dimenticate di lasciare un angolo di giardino completamente incolto, in cui si possa sviluppare la flora selvaggia, in omaggio alla dea Terra. Finito l'impianto del vostro giardino esoterico, consacratelo.

[ Tratto da i Giardini Incantati - Devon Scott ]

martedì 12 febbraio 2013

Witchy Books Challenge Poject 7 MWL 2#


Witchy Books Challenge





L'ALTRA FAMIGLIA
Autore: Picoult Jodi
Prezzo: 18,60 
Pagine: 464 p.
Editore: Corbaccio  (collana Romance)

Zoe Baxter per dieci anni ha cercato disperatamente di avere un figlio e finalmente il sogno suo e del marito Max sembra diventare realtà: ormai è al settimo mese di gravidanza. Ma il sogno è destinato a tramutarsi in un incubo. Anche questa volta Zoe non riesce a portare a termine la gravidanza e il suo matrimonio non regge di fronte a questo ennesimo, grande dolore. Zoe si rifugia nella sua professione, di musicoterapeuta e insieme alla collega Vanessa cerca di aiutare un'adolescente che ha tentato il suicidio. Fra le due nasce un'amicizia profonda che, con grande sorpresa di Zoe, si trasforma in amore. Al punto che Zoe spera di poter costruire una nuova famiglia e di avere con Vanessa quel figlio tanto desiderato, grazie agli embrioni conservati da lei e Max in una banca del seme. Ma Max si oppone con tutte le sue forze all'idea che Zoe possa avere un figlio, che lui rivendica anche come suo, insieme a un'altra donna. Il caso finisce in tribunale, dove si scontreranno non solo Zoe e Max, ma anche due concezioni diverse e opposte della famiglia, e dove i sentimenti più profondi e radicati di ciascuno verranno alla luce, fino all'inatteso e sorprendente finale.

Ho letto questo libro in poco piu di una settimana, è bellissimo.
Non è a tema pagano ne tanto meno spirituale, ma è un libro che tocca le corde dell'anima, scorrevole abbastanza avvincente, fino all'ultimo tiene con il fiato sospeso.
Le prime 60 pagine sono emotivamente coinvolgenti più del resto del libro, sopratutto per una donna. La scelta dell' autrice di raccontare la storia attraverso capitoli raccontati di tre protagonisti l'ho trovata una scelta magnifica per entrare più a fondo nella comprensione psicologica dei personaggi.
Gli stessi,fragili, deboli, forti, irritanti, in grado di dare un importante contributo sul tema dell' omosessualità e delle famiglie omosessuali.
E' un libro estremamente "vero" carico, che consiglio a chiunque sia interessato a temi sociali. Pare brutto da dire che lo consiglio sopratutto a un pubblico femminile e omosessuale, ma alla fine è cosi, mi ha coinvolto molto sebbene io sia una donna eterosessuale e quindi immagino che chi vive effettivamente queste situazioni, perlomeno interiormente , questo libro possa emozionare ancora di piu.
Vi sono frasi fantastiche e molto significanti come " Siamo condizionati dal vedere uomini che impugnano,
le pistole ma non uomini che si tengono per mano." Che portano un forte messaggio di tolleranza e rispetto per le persone prima che dei loro gusti sessuali.
La storia non vede coinvolti solo i protagonisti e le loro difficoltà psicologiche in un tema cosi delicato come "l'avere figli" ma anche una congregazione cattolica di destra che si impone affinché gli omosessuali siano visti come dei reietti, disturbati e deviati, disposti a tutto pur di non far realizzare il sogno di una famiglia di due donne che si amano.
Non vi dico nulla sul finale perché fino all'ultima frase non è scontato come sembra, e vi auguro semplicemente buona lettura


lunedì 11 febbraio 2013

Giorno Pagano della Memoria 2013 «Luci tra Passato e Presente»



Questo sarà il mio contributo per il Giorno Pagano della Memoria 2013, non si tratta di un vero concorso, ma semplicemente qualcosa per rendere omaggio a Coloro che sono morti durante i roghi, durante la caccia alle streghe. Spero di poterne fare anche un video come feci nel 2011, ma per ora mi limiterò a questo.

Quest'anno ciò che ho proposto era  parlare di noi del nostro essere strega oggi e poi lasciare una qualche storia popolare o inventata di qualche strega condannata.
Cosa vuol dire essere per me strega oggi... sembra facile ma non lo è potrei parlare di molte cose e non so bene dove finirò con questo scritto.
Per me è inevitabile essere una strega a dispetto di tutto e tutti è ciò che sono sopra ogni cosa, l'unica vera certezza che ho nella mia vita, il mio orgoglio, il mio pensiero quotidiano, il senso che mi accompagna in tutte le cose.
Essere strega è molto più che la semplice definizione che ancora oggi fa ridere qualcuno, e spaventa altri, effettivamente è raro che la usi per dire chi sono, solitamente mi pongo come una pagana, come una religiosa perche poi di questo si tratta.
Sono una delle persone più credenti che conosco, la mia fede, il mio credo vive forte dentro di me da undici anni, sebbene la mia "formazione" sia iniziata molto prima e non è mai venuto meno, nemmeno nei momenti più difficili, ho avuto anche io dei momenti in cui ho praticato e studiato meno, ma alla fine è una spinta naturale è qualcosa che mi completa e mi fa esistere e ogni giorno mi fa crescere un po di più.
"Henbane, grows like a weed, but you need to plant it every year. And is as the witchcraft" è una frase che si addice al mio percorso, a quello che cerco di fare e come mi sento.
Ogni giorno cerco di migliorarmi, di saper di più sul mono al quale sento di appartenere è una ricerca che conduce a me stessa e quindi è naturale farla. Sono una strega eclettica e i mie piedi mi hanno condotta sempre un po' dove volevo io, che sia giusto o no le definizioni mi vanno strette e sebbene abbia voglia di "appartenere" sò perfettamente di trovarmi ancora per strada, certa che una meta vera forse non esiste neppure, ci si può spingere sempre un po' più in la, si può scoprire sempre qualcosa di nuovo, sopratutto se si pensa che non c'è solo il sapere di questo mondo da scovare.
Se guardo indietro, vedo lontano il punto in cui sono partita sebbene lo ricordo bene, le mie impronte sono ben solcate, procedo poco a poco, con fatica ma affondo bene i piedi dove li metto, diramo le mie radici sempre un po' di più in alto e in basso e senza fermarmi procedo ancora.
Durante questo cammino a volte sono stata in compagnia e a volte lo sono ancora o mi piacerebbe esserlo molto di più, sono una che si da da fare, che crede in quello che fa e lo fa con caparbia anche quando ne esco frustrata, non cedo ho una motivazione abbastanza prepotente che alla fine trova il suo giusto equilibrio solo con l'istinto e la solitudine.
Faccio i conti molto spesso con questo, sebbene sia una persona che ama condividere il proprio sapere e il proprio percorso, mi definisco un animale da branco, lo cerco, ci vivo e poi ogni tanto mi rendo conto che il modo migliore per me invece è quello di andare in dispersione.
Forse sto parlando un po per metafore ma comunque volevo arrivare al punto in cui dire che essere una strega non è mai stato difficile per me, è sempre stato naturale, l'ho trovato, l'ho scelto e lo sono diventata, dico questo senza auto nominarmi sacerdotessa, ma solo per dire che non ho mai trovato ostacoli all'esterno. Forse sono atta fortunata o forse ho saputo spiegarmi e farmi rispettare a valere.
Io sostengo fortemente l'uscire dall'armadio delle scope senza paura, non c'è nulla di male, bisogna fare solo attenzione a sapersi spiegare "padroneggiare la questione" e anche riconoscere quando non se ne può cavare un ragno dal buco, la mia esperienza in ogni caso mi dice che bastano poche parole senza fronzoli, per trovare quantomeno rispetto anche dai più cocciuti e restii. Come può essere contestato duramente l'amor e il rispetto per dio e ciò che ha creato?In questo io credo che ogni credente è uguale.
Oggi io mi occupo di divulgazione oltre che di studi personali che non troppo spesso coincidono con ciò che cerco di trasmettere agli altri, lo faccio perche credo nella conoscenza come "arma" per mettere a tacere i cattivi pensieri, le dicerie, le bugie, oggi io ho il potere di poterne parlare liberamente. Non mi piace essere presa da esempio perche ho ancora troppo da fare perche possa essere un vero riferimento per qualcuno, ma mi piace dare uno spazio a chi ha domande, mi piace portare alla conoscenza di altri qualche cosa che  ho imparato, mi piace creare un posto se pur virtuale dove la gente puo fidarsi e confidarsi.
 Spero di apparire abbastanza umile perche è cosi che cerco di essere, e mi fa sempre molto piacere quando la gente mi chiede consiglio per qualcosa, mi piacer pensare a me come una strega di un tempo nella casa al confine con il paese, impegnata a intrecciare erbe e fare focacce per aiutare le persone a guarire nel cuore nella testa e nel corpo, aiutarle a trovare la serenità la prosperità e all'occasione anche Dio.
Ecco cosa vuol dire per me essere una strega oggi, non so bene se sia stato facile capirmi, ma non volevo dilungarmi più di quanto ho fatto. Sono una strega moderna con strumenti moderni sia per imparare che per aiutare e con grande origlio occupo questo posto nel mondo.
Non potrei essere nient'altro che questo, piaccia oppure no.


Siccome ho raccontato già qualche tempo fa alcune leggende Piemontesi ho cercato qualcosa di "nuovo" per questo progetto:


La storia della Sabrota la Longia
In un piccolo paese dell’astigiano, si ricorda ancora la famosa Sabrota, una strega del luogo che per la sua statura era detta “la Longia”. Brutta come solo le streghe sanno essere brutte, Sabrota la Longia è ancora viva nella tradizione del paese, anche se, naturalmente, nessuno sa dire in quale epoca sia vissuta. Dedita ai sabba, pratica di erbe e di filtri, esperta di ogni diavoleria, Sabrota si reca spesso su una radura dove convergono anche le altre masche della valle. I montanari sostengono che sotto quegli alberi avvengano feste infernali e ricordano d’aver trovato molte volte alcuni ciuffi di capelli, un segno evidente delle streghe. Anche Sabrota la Longia si trasforma in gatto: un soldato, di chissà quale epoca, mentre attraversa i boschi del paese in una notte buia viene assalito da un gattaccio dal pelo irto e dagli occhi di brace. L’uomo non si lascia vincere dalla paura e, sfoderata la spada, colpisce il felino a una zampa. Un miagolio straziante e l’ animale scompare. Il giorno dopo il medico del paese deve andare a curare Sabrota la Longia d’una ferita da taglio al braccio.

Naturalmente ognuno la detesta, anche se la teme e pensa che tutti i mali del paese siano da incolparsi alla sua presenza. La strega getta il malocchio: un uomo, venuto a lite con lei per questioni di interesse, la trascina in giudizio e riesce a farla condannare; qualche giorno dopo il primo dei suoi tre figli muore d’un male misterioso e nel giro di poche ore lo seguono i fratelli. Il padre, disperato e armato d’ un falcetto, si reca da Sabrota per vendicarsi, ma nell’atto stesso in cui cerca di colpirla cade a terra tramortito. Quando riprende i sensi è fuori di sé, dà in smanie, è stralunato: si crede un cane e corre per la campagna abbaiando, si crede un vitello e muggisce. Soltanto il prete con i suoi esorcismi riesce a salvarlo. Quando la strega muore gli uomini del paese rifiutano di portare la bara al cimitero. Nessuno osa avvicinarsi; infine tre uomini, decisi a liberarsi da quella dannazione, provvedono al trasporto, ma durante il tragitto che la bara è stranamente leggera. Giunti al cimitero la schiodano: è vuota!
[da Il fenomeno della caccia alle streghe]



Ed un saluto anche a La Marchesa, Clerionessa, Micillina Micaela Angiolina Damasius,



Streghe di tendenza 5#

5# tutti pazzi per il Vegvisir.... no non è colpa delle streghe di tendenza se ora tutti se ne tatueranno uno, è colpa di Vampire Diaries...

venerdì 8 febbraio 2013

L'altra vita 1#

Intanto in un universo parallelo...

Sono nella mia casa immersa nella natura, anche se non è solo mia (forse), è lì in qualche posto in qualche piano di questo universo e sono seduta in veranda avvolta in un plaid perché tira un arietta fresca. Sorseggio un thè caldo, tengo la tazza di ceramica verde acqua e blu all'interno con entrambe le mani, piccoli riflessi ondeggiano nel liquido e si innalzano nel fumo.
Nelle mie narici c'è l'odore del glicine che scende dalla travi di legno.
Non ho pensieri, sono serena, davanti a me il sole è ormai tramontato lasciano la sua aurea rossastra violacea che si perde nel blu profondo delle stelle che iniziano a spuntare.
Qualche cicala canterà insieme all'ultimo volo delle rondini.
Domani farò un giro nel bosco e poi farò una crostata con le more che ho raccolto dai rovi.
L'attività di giardinaggio, di raccolta e di scoperta di oggi ha lasciato qualche segno sulle mie dita, lo vedo perché sebbene sia buio le gabbiette in stile Shalby Chic che pendono dalla veranda e negli angoli del soppalco trattengono il volo di flebili luci di candela.
Sono seduta su una poltroncina di vimini, che fa parte di un salottino non troppo moderno che ho comprato ad una fiera. Ho acceso qualche thealight che galleggia in una ciotola di cera decorata con mosaico inverso e posta al centro su un tavolino etnico arrivato da chissà dove.
Ho un libro appoggiato di fianco a me, ma non lo apro ancora voglio godermi quest'aria fresca, questi profumi che si alzano dalla terra che per tutto il giorno è stata scaldata dal sole.
Il thè è più tiepido e mi permette di sorseggiare il suo sapore speziato e leggermente amaro, non ho messo zucchero e questo per me che sono poco abituata mi provoca dei piccoli brividi.
Aspetto qualcuno? non per forza, il suono della mia solitudine non fa rumore questa sera, tuttavia se qualcuno uscisse a farmi compagnia sarebbe ben accetto. Non dobbiamo per forza parlare, possiamo semplicemente godere di questo spazio di questo momento e di questa vita.

giovedì 7 febbraio 2013

Witchy Books Challenge Poject 7 MWL 1#



Witchy Books Challenge






SCIAMANESIMO CELTICO:
Editore: Età dell'Acquario Edizioni
Data pubblicazione: Gennaio 1997
Formato: Libro - Pag 303
John Matthews.

Lo sciamanesimo, probabilmente la più antica disciplina spirituale di cui si ha conoscenza, è l'eterna arte di vivere in armonia con la creazione. Lo sciamanesimo celtico deriva dalla tradizione nativa del Nord-Ovest europeo, ma il contributo che i Celti hanno portato alla tradizione sciamanica universale è stato per lo più trascurato. Matthews illustra in queste pagine le tecniche e i metodi di un sistema di lavoro interiore valido universalmente, qualunque siano la nostra religione o il nostro orientamento spirituale, e li confronta con gli insegnamenti dei nativi americani, australiani e siberiani con cui esso condivide alcuni elementi. Matthews presenta un programma vario e articolato di auto-apprendimento, indispensabile per coloro che sono interessati alla mitologia celtica e all'esoterismo di origine occidentale.

Questo libro rientra nella categoria Paganesimo e sciamanesimo, in particolare tratta di Tradizioni Celtiche, sebbene non sia la tradizione che seguo, questo libro mi è piaciuto moltissimo, la descrizione che ho copiato già dice cosa racconta, personalmente l'unico rammarico è stato proprio quest'impronta fortemente celtica (non che mi aspettassi altro) che faceva si che piu lo leggessi piu mi dispiacesse che non ci fosse un libro uguale a stampo Nordico.
Utile in ogni caso per sperimentarsi e costruire comunque  un percorso sciamanico, pratico e teorico. Ne ho ricavato molti spunti di riflessione e di rielaborazione e sebbene al momento l'abbia semplicemente letto, spero in un futuro di poterlo riprendere per mettere in pratica almeno qualche tecnica e qualche esercizio al fine di migliorare questa parte di pratica che comunque mi interessa moltissimo.
E' un libro che consiglio a un pubblico che ha già consolidato le proprie basi e il proprio "indirizzo" pagano qualsiasi esso sia e che sia interessato a integrare pratiche sciamaniche con il proprio percorso. Tuttavia credo che di questi tempi questo libro in mano a certe persone non possa fare altro che fomentare l'idea che basta un mini corso, una lettura di 300 pagine per essere sciamani, sebbene Matthews parla di più di un anno di addestramento. In oltre credo che possa forviare ancora di più l'idea di cosa sia un vero sciamano, di come si diventi tale e che cosa "bisogna saper fare davvero" per esserlo. Un esempio sono le meditazioni che propone già nelle prime pagine del libro, che si disegnano come veri e propri viaggi sciamanici, ma è mia personale convinzione, considerare le due esperienze come due cose nettamente diverse e non alla portata di tutti, in particolare il viaggio sciamanico viene sempre più ridotto a una semplice apparizione di immagini mentre si è in dormiveglia, ed io reputo questo molto sbagliato, molto sciocco, utile solo a darsi un tono e inutile per un personale percorso spirituale.
Leggendo se pur poco di sciamanesimo, è evidente come per poter fare un esperienza di questo genere servano alcuni presupposti imprescindibili. Quando sento che chiunque "viaggia" ogni volta mi viene da dire " che stupidi quelli che dedicano una vita a certe cose se chiunque puo fare lo stesso nella propria camera".


mercoledì 6 febbraio 2013

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega: W come Witches 'Reel L'

Modern Witch League 5#: Alfabeto di strega:  
W come Witches 'Reel L'



Riciclo una cosa tradoitta tanto tempo fa ormai nel 2010, e il motivo per cui lo faccio non è perche sono priva di argomenti con la W , ma perche questa canzone è stata davvero "illuminante" nell'ultimo periodo e di forte impatto nella mia vita spirituale. L'ho ripescata per caso e mi ha fornito l'opportunità di vivere un esperienza unica che ho raccontato qualche tempo fa sempre su questo blog, e quindi per chi non avesse mai letto qualcosa riguardo questa canzone ecco qui di cosa si tratta.
Questa canzone arriva dalla Scozia ed è stata datata per l'anno 1591. Le parole del testo sono rinvenute attraverso il processo per stregoneria del conte di Bothwell Francis Stewart, che è stato accusato di usare la magia per tentare di uccidere re Giacomo VI. Egli venne giudicato colpevole, ma sfuggì dal castello dove era detenuto e causò ogni sorta di putiferio in seguito - è noto che sollevò, piccoli eserciti per uccidere il re - o roba del genere ... Ma questa litania è ciò che è interessante in reltà, leggerela in lingua scozzese per chi non la capisce, questa canzone non significa molto, né ha molto senso al di là di "Ring-A-ring in Widdershins" Ma c'è molto di più all'interno di essa, una volta studiata e tradotta. Su Youtube esiste un video se volte sentire come fa, la canzone è anche la mi attuale suoneria del cellulare.
 Questa comunque, in primo luogo è una danza popolare accompagnata da una melodia e / o una canzone. In The Witches 'Reel le istruzioni per la danza sono riportate nella canzone stessa - ed è una delle "danze da streghe". Il brano è cantato per tre volte mentre si gira in senso antiorario nove volte in totale, una volta per ogni verso, sempre più veloce ogni volta. Le streghe non si tengono per mano quando si balla, ma piuttosto puntano le braccia nel girare intorno a vicenda per prendere il braccio della strega prossima e così via e così via. Probabilmente in oltre si gira una alla volta o a coppie, non tutte insieme.

Traducendo la canzone dallo scozzese all'inglese e dall'inglese all'italiano questa fa piu o meno cosi:

Si va veloci, strega si va!
Se non andrà veloce, la strega mi lascerà
in cerchio a cerchio widdershins (in senso antiorario)
Il Collegamento delle mani e giulivo widdershins,
Mogli, Crone, madri e fanciulle giovani
Girano, andiamo!

Si va veloci, strega si va!
Se non andrà veloce, la strega mi lascerà
In cerchio a cerchio widdershins
Ripetuto (o tessuto) facilmente e rapidamente
Nascosto su gonne che volano e capelli
Per tre volte tre!

Si va veloci, strega si va!
Se non andrà veloce, la strega mi lascerà
In cerchio a cerchio widdershins
Vorticando (rotando) urlando più forte, Widdershins
Il Diavolo prendere l'ultima (più indietro)
Chiunque ella sia! 


Nel 16 ° secolo nel processo di Earl's Reel, egli è stato accusato di essere un mago (strega) ed eseguite magie su una scogliera al mare, queste causarono un forte vento e una tempesta di pioggia sollevatasi come una minaccia attraverso la nave del re era in mare.
E' facile scoprire le origini scozzesi di questo testo, la parola Widdershins è la chiave per l'apertura di una porta nel mondo sotterraneo per richiamare Nicnevin (noto anche come M'Neven o orchessa gigantessa '/ Le Carline di Gyre) , regina del Elphame e il giudice unseelie (di cui vi ho parlato alla lettera Q). Per i Celti antichi il mare era il mondo sotterraneo e si possono ancora trovare tracce di Nicnevin come strega e regina del mare nei racconti popolari sul mare. Nelle leggende si dice anche che quando la si invoca si è certi che ella sia arrivata perche si solleva una tempesta o un forte vento.
"Il diavolo che prende l'ultima strega" dovrebbe significare e riferirsi all'ultima persona a fare il giro è stata forse scelto per essere posseduto da Nicneven o per comunicare con lei o la persona a cui ella consegnerà i suoi messaggi per il resto del gruppo. " Diavolo" è stato usato dagli scozzesi per riferirsi a qualsiasi unseelie o spirito maligno, non necessariamente il diavolo cristiano, come si vede anche in altri testi di rituali scozzesi come per esempio nel rito d'iniziazione delle streghe delle Orcadi. Alcuni studiosi sostengono che in litanie come questa con possibile origine druidica, la persona in piedi, l'ultima, potrebbe essere stata scelto come un sacrificio - ma questo non significa necessariamente la sua uccisione - ma che invece il loro essere è stato scelto per un compito può essere pericoloso.
Dalla mia personale esperienza, ho compreso che questa danza, come qualsiasi danza che di per se se fatta in un determinato modo può alterare lo stato di coscienza, per "Diavolo" si può intendere non solo qualsiasi spirito o appartenente al mondo "fatato" ma anche qualsiasi divinità ricollegabile ad esso, qualsiasi padre o madre delle streghe.
Danzare è meraviglioso, liberatorio, benché possa intimidire un gruppo a lasciarsi andare è una metodo di grande potere nel canalizzare le energie, infondo se pensiamo ai riti tribali, agli sciamani spesso questi si accompagnano con danze frenetiche fino all'apice del rituale stesso. Ballare anche da soli per uno scopo rituale è una bellissima esperienza che consiglio, sopratutto a chi ha difficoltà di "accedere" ai regni in altri modi.

martedì 5 febbraio 2013

Streghe di Tendenza 4#

4# Creare un giorno della memoria pagano quando ne esiste gia uno da 7 anni... e vedere un gregge aderirvi senza dire una cippa!

lunedì 4 febbraio 2013

Streghe di Tendenza 3#

3# Perché aderire a una cosa che già esiste se puoi tentare di fare una uguale ma tua?

Streghe di Tendenza 2#

2# Prima dei Witch Craft... non c'era niente...

Streghe di Tendenza 1#

1# Avere dipendenza da un cristallo in particolare senza un motivo lecito...stessa frase stessa pietra

venerdì 1 febbraio 2013

Streghe di Tendenza

Streghe di Tendenza

Quando lanci una moda senza volerlo.

Stavo pensando di aprire una nuova rubrica un po provocatoria e cagacazzo "streghe di tendenza" , probabilmente se lo facessi qualcuno potrebbe risentirne, però sarebbe un giochino divertente per sottolineare un po il disappunto che talvolta provo, sia io che le mie colleghe a vedere una marea di persone con poca fantasia che invece di costruire il proprio sentiero personale imparando o prendendo spunto dalle esperienze che noi decidiamo di condividere, attingono direttamente da queste facendole proprie.
Ovviamente non vuole esser un giudizio insindacabile su cui vantare un qualche primato o pretesa, e ci tengo a sottolinearlo, nessuno vuole avere l'esclusiva di nulla, ma mi/ci chiediamo sempre con quale "faccia" girino qualcosa a proprio favore quando è palese che non sia frutto di una ricerca personale, poiché combinazione, è tale solo dopo aver visto una foto, un articolo, un video, un iniziativa di una di quelle persone che condividono le proprie esperienze.
Nella mia lamentela giocosa voglio esprimere anche il fatto che proprio questo condividere con voi non è una sorta di propaganda per adepti di uno stesso culto, non cerchiamo di impidocchiare la gente a mo di Scentology, non cerchiamo un unificazione di massa... eppure pare funzioni cosi.
Quello che cerchiamo di fare, o almeno per quanto mi riguarda e farvi conoscere qualcosa, farvi accedere a qualcosa, donarvi uno strumento in più per ricercare la VOSTRA comprensione, non la mia. Raccontarvi di una divinità non vuol dire che ciò che vivo sia possibile solo con quella divinità, ma è un invito ad adoperarvi a trovare i vostri dei, parlare di una tradizione che fino a ieri nessuno conosceva non viene fatto perché tutti ne leggano e ne appartengano, ma solo per dirvi che a me piace questo, io mi sento questo. Parlare di totem o spiriti guida non è un incentivo a fare viaggi sciamanici disperatamente o prendere tavole ouija e pendoli immediatamente, ne di soffermarvi su alcuni animali perché sono fighi, o perché ce li hanno gli altri e allora perche non posso anche io!
A me non sembra difficile e sopratutto queste persone quello che non capiscono e che così facendo almeno io, perdo la voglia di espormi, perché non è che mi dia fastidio essere presa in esempio anche se sono l'ultima scema del mondo che dovrebbe essere presa come tale, ma mi urta davvero molto vedere che di conseguenza sia screditato il mio lavoro perché l'autenticità della cosa si perde dietro alla marea di soggetti creati a stampino, poco originali che mi vengono dietro manco fossi la somma sacerdotessa del popolo.
Ovviamente a questo genere di critiche c'è chi appunto dirà.."ma parla lei?"- "perche lei può e l'altro no?" e infatti io non sono nessuno e io valgo nulla, ma ci metto il cuore in quello che faccio pensando di poter magari essere un pochino utile anche io, ma non cerco simili, sopratutto non cerco copie di me, il che è abbastanza inquietante per altro.
La cosa che mi lascia più basita non è poi solo essere infilata in mezzo al marasma di persone che improvvisamente scoprono determinate cose del proprio percorso, e passare per una minkiettina copia di tanti e della moda dell' ultimo momento, ma vedere che queste persone non hanno nemmeno l'umiltà di dire "Grazie, ho conosciuto questa cosa grazie a te e mi piace, la voglio fare, la sento mia".. No... questi poi sono i primi a lamentarsi quando tutti hanno la stessa immagine di un animale come avathar.
Ebbene in più so anche che non sono stimata da tutti, ne da amici, ne da nemici, c'è chi mi rema contro, chi pensa di essere meglio di me e probabilmente lo, anche perche è facile tirare l'acqua al proprio mulino e raccontare solo una parte della verità, chi mi critica alle spalle e fa comunella appena può.
Io sono sincera, le mie esperienze non sono frutto di mirabolanti viaggi sciamanici fatti in una grotta o prima di dormire, o perché ho fatto due giorni di corso o perché ho letto un libro "e mi ci calo a immaginazione fin troppo dentro" non sono una cima in nulla, continuo ad evolvermi come posso e spesso con difficoltà, non ho super poteri naturali, non ho spiriti che mi parlano nelle orecchie o che vedo seduti sul mio letto, non vengo posseduta da dio, io non faccio queste cose e non invento di saperle fare, mi piace essere una dei tanti con la semplice voglia di fare e imparare, non amo prendere per il culo nessuno tanto meno me stessa solo per un attimo di gloria. 
Ho delle idee e vedere anche in questi campi le mode nascere e contaminare tutto, vantando abilità che in teoria si acquisiscono con anni e anni , vite forse e solitamente non seduti in camera o con un corso flash, mi innervosiscono ancora piu che piccole copiature, perché è solo una gara, è solo un ostentare è solo una finzione e uno stravolgere i veri percorsi spirituali come originariamente sono sempre, stravolgere la verità la realtà sopratutto per chi si deve ancora affacciare a questo mondo. Io sarò una cretina dopo tutti questi anni non so fare cose... ma voi siete sicuri che sia davvero cosi facile fare determinate esperienze mistiche?
In sostanza a parte giocare appuntando cose da "strega di tendenza" mi spiace veramente vedere la gente che per sentirsi forse "parte di qualcosa" butta via un proprio cammino impegnato, alla fine si troverà con nulla, alla fine forse farà marcia indietro e rinizierà, però rendetevi conto di che senso ha questa cosa? Di fatto non vi rende più vicino a nessuno che ammirate/copiate, perché poi cercate di nasconderlo, di fatto non vi rende più esperti, abili, capaci e saggi, non vi rende piu vicino all'essenza di questo percorso, quindi perche prendervi in giro?
D'altra parte credo che probabilmente il fatto che io abbia vicino persone che seguo il mio stesso percorso dia "legittimazione" ad altri di fare lo stesso, ma qui lo dico: io ho conosciuto persone che sono di vitale importanza per me, proprio perche siamo simili, perché siamo state radunate e chiamate probabilmente dalla stessa cosa, non ci siamo mai messe a tavolino a decidere che per essere amiche dovessimo avere lo stesso dio, lo stesso totem o altro, noi ci siamo incontrate trovate e ritrovate proprio grazie a queste cose che già c'erano, trovate per caso. E' mia personale convinzione che sia stato voluto cosi e non certo per mettere su un clan.
Con questo vi lascio e presto credo ci saranno le mie piccole note da "strega di tendenza"- non prendetela a male se vi sentite chiamati in causa, se siete sicuri della vostra autenticità o della vostra Arte non dovrebbe neppure darvi fastidio, ma in ogni caso sto scherzando, ne sto ridacchiando, ognuno faccia cosa crede e per i motivi che vuole. E' un gioco, una presa in giro che non vuole essere.."posso solo io e voi no", ci mancherebbe altro, io sono nessuno.
Vi invito solo ad essere originali veri e cercare voi stessi.
Nell'eventualità che la rubrica non parta davvero, bhe.. ho detto cosa volevo dire" =)